Vijñāna Naukā

(La barca della scienza spirituale)

 

 

By Adi Shankara

 

विज्ञान नौका

 

तपो यज्ञदानादिभिः शुद्धबुद्धिर्-

विरक्तो नृपादौ पदे तुच्चबुद्ध्या

परित्यज्य सर्वं यदाप्नोति तत्वं

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥१॥

 

दयालुं गुरुं ब्रह्मानिष्ठं प्रशान्तं

समाराध्य भक्त्या विचार्य स्वरूपं

यदाप्नोति तत्वं निदिधास्य विद्वान्

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥२॥

 

यद् आनन्द रूपं प्रकाश स्वरूपं

निरस्त प्रपञ्चं परिच्छेद शून्यं

अहं ब्रह्माविद्यैकगम्यं तुरीयं

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥३॥

 

यद् आज्ञनतो भति विश्वं समष्टं

विनष्टं च सद्यो यदात्म प्रबोध

मनोवागथीथं विसुधं विमुक्तं

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥४॥

 

निषेधे कृते नेति नेतीति वक्यैः

समधिष्टितानाम् यदाभाथि पूर्णं

अवस्थाथ्रयाथीथम् अद्वैतं एकम्

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥५॥

 

यद् आनन्दलेसैह् समनन्दि विश्वं

यदाभाति सत्वे सद भाति सर्वं

यदालोचिते हेयं अन्यत् समष्टं

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥६॥

 

अनन्दं विभुं सर्वयोनिं निरीहं

शिवं  सङ्गहीनं यद् ॐकारगम्यं

निराकारमथ्युज्वलं मृत्युहीनं

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥७॥

 

यद् आनन्द सिन्धौ निमग्नः पुमन् स्य-

द्विद्यविलसः समष्ट प्रपञ्चः

तदा न स्फुरत्यत्भुतं यन्निमित्तम्

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥८॥

 

स्वरूपानुसन्धानरूपां स्तुतिं यः

पठेद् आदराल् भक्तिभावान्मनुष्यः

शृणोतीह वा नित्यम् उद्युक्त चित्तो

परं ब्रह्मा नित्यं तदेवाहम् अस्मि ॥९॥

 

 

tapo yajñadānādibhiḥ śuddhabuddhir-

virakto nṛpādau pade tuccabuddhyā

parityajya sarvaṃ yadāpnoti tatvaṃ

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||1||

 

Attraverso la pulizia della nostra mente con la meditazione, il sacrificio e la carità,

Diventando disincantati anche nella posizione di un re,

E sacrificando tutto, noi raggiungiamo quel principio

Del concetto divino e perenne che noi stessi siamo Brahman.

 

 

dayāluṃ guruṃ brahmāniṣṭhaṃ praśāntaṃ

samārādhya bhaktyā vicārya svarūpaṃ

yadāpnoti tatvaṃ nididhāsya vidvān

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||2||

 

Adorando con devozione il misericordioso e pacifico maestro,

Che è alla ricerca del Brahman e attraverso la ricerca sulla forma,

il discepolo dopo ripetuta e profonda meditazione fa suo,

Il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

yad ānanda rūpaṃ prakāśa svarūpaṃ

nirasta prapañcaṃ pariccheda śūnyaṃ

ahaṃ brahmāvidyaikagamyaṃ turīyaṃ

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||3||

 

Sempre con la forma della gioia che è piena di splendore,

Abbandonando il mondo che vediamo il quale non ha definizione,

Si può raggiungere solo con la ricerca costante e uno stato pieno di beatitudine,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

yad ājñanato bhati viśvaṃ samaṣṭaṃ

vinaṣṭaṃ ca sadyo yadātma prabodha

manovāgathīthaṃ visudhaṃ vimuktaṃ

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||4||

 

Con l'ignoranza di questa rappresentazione mentale del mondo fisico,

Attraverso la realizzazione dell’Atma (anima), che porta alla perdita di questo pensiero,

Oltre la mente e la parola, ed anche puro e completamente libero,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

niṣedhe kṛte neti netīti vakyaiḥ

samadhiṣṭitānām yadābhāthi pūrṇaṃ

avasthāthrayāthītham advaitaṃ ekam

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||5||

 

Attraverso l'azione negativa delle parole "Non Questo, Non Questo",

Ciò che risplende interamente in coloro che entrano nello stato di Samadhi,

Che è al di là dei tre stati (sonno, sogno e veglia), e che non ha alcun secondo,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

yad ānandalesaih samanandi viśvaṃ

yadābhāti satve sada bhāti sarvaṃ

yadālocite heyaṃ anyat samaṣṭaṃ

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||6||

 

Ciò che grazie alle sue punte di beatitudine rende questo mondo piacevole,

Ciò che a causa del suo splendore rende questo mondo pieno di luce,

E che per il cui pensiero questo mondo fisico diventa nulla,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

anandaṃ vibhuṃ sarvayoniṃ nirīhaṃ

śivaṃ  saṅgahīnaṃ yad omkāragamyaṃ

nirākāramathyujvalaṃ mṛtyuhīnaṃ

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||7||

 

Quel che è infinito, divino e controlla tutto,

Ciò che è tranquillo, da solo e raggiungibile attraverso l’Om,

E ciò che è senza forma, ha una grande lucentezza e nessuna morte,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

yad ānanda sindhau nimagnaḥ puman sya-

dvidyavilasaḥ samaṣṭa prapañcaḥ

tadā na sphuratyatbhutaṃ yannimittam

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||8||

 

Quel mare di beatitudine in cui il ricercatore si annega,

E quella meravigliosa causa che sempre lo fa scomparire,

L'ignoranza che fa apparire il mondo fisico,

È il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

 

svarūpānusandhānarūpāṃ stutiṃ yaḥ

paṭhed ādarāl bhaktibhāvānmanuṣyaḥ

śṛṇotīha vā nityam udyukta citto

paraṃ brahmā nityaṃ tadevāham asmi ||9||

 

Questa preghiera scritta nello stile della ricerca della forma del sé,

Se viene letta con rispetto e devozione,

O se ascoltata, porterà sempre alla libertà piena di beatitudine,

Ed è il divino e perenne concetto che noi stessi siamo Brahman.

 

Traduzione in italiano a cura di Govinda Das Aghori

 


 

 

 

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